«Sono semplicemente provocazioni - dice il vicepresidente del Consiglio di sicurezza - Il pazzoide verde con la barba lunga deve capire che nel caso di una vera provocazione nel Giorno della Vittoria, nessuno può garantire che Kiev arriverà al 10 maggio». Il solito Peskov invece, continua a ritenere responsabile l'Ucraina del conflitto e spiega che «ci aspettiamo dichiarazioni definitive e inequivocabili e, soprattutto, azioni volte a ridurre l'escalation del conflitto», parlando di «riluttanza del regime di Kiev a rispondere direttamente alla proposta della Russia» che «dimostra chiaramente che il suo fondamento ideologico è il neonazismo», seguendo quella per nulla credibile narrazione che al Cremlino piace tanto per giustificare la sua guerra di invasione. Peskov dice anche che «lo scopo della tregua proposta dalla Russia è quello di testare la disponibilità di Kiev a trovare soluzioni per una pace sostenibile a lungo termine tra Russia e Ucraina», ovviamente, si intende, alle condizioni che la Russia cerca di imporre.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Matteo Basile)
Published at: 2025-05-04 03:00:02
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