Dopo un preludio di dichiarazioni che invitavano a non aspettarsi «svolte», il portavoce del Cremlino Peskov ha sottolineato che tra Washington e Mosca è «in corso un processo di normalizzazione delle relazioni e di ricerca delle basi per intraprendere la traiettoria di un accordo sulla questione ucraina». Ventiquattro ore dopo lo scambio di prigionieri ad Abi Dhabi e dopo un incontro distensivo a Istanbul sul ripristino degli staff nelle rispettive sedi diplomatiche dopo le riduzioni avvenute con le sanzioni introdotte in seguito all'attacco russo all'Ucraina, Trump spinge per un cessate un fuoco, e va in pressing: «La Russia deve muoversi. Dopo aver discusso con l'inviato del Cremlino per gli investimenti Kirill Dmitriev, già incontrato a Washington, le richieste russe sono state la revoca di alcune sanzioni Usa, a partire da quelle inflitte alla compagnia Aeroflot nel contesto della discussione sulla ripresa dei voli diretti fra i due Paesi, fino alla «normalizzazione», e cioè il «reciproco riconoscimento e rispetto degli interessi nazionali», ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, affermando che gli Usa sono consapevoli che «tornare ai confini del 1991, come Zelensky chiede, è irrealizzabile».
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Francesco De Remigis)
Published at: 2025-04-12 03:00:03
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