Viviamo la guerra come un eterno show: siamo diventati anaffettivi persino agli eccidi

Viviamo la guerra come un eterno show: siamo diventati anaffettivi persino agli eccidi


Il peso angoscioso delle atrocità perpetuate scompare dentro le viscere delle dirette social, dove tutto si smorza, dove ogni turbamento si scolora e svanisce in un infinito scrolling di immagini che scorrono e si sovrappongono così frenetiche che non trovano il tempo di attecchire nel profondo delle nostre coscienze. Più che testimoni consapevoli di una tragedia carica di morti e disseminata di sangue ci sentiamo spettatori casuali, in transito, consumatori sbadati di notizie di cui non percepiamo appieno le drammatiche e inevitabili conseguenze; equivochiamo sulle cruenti scene di guerra come fossero giochi simili alle war machines in cui vengono sganciati missili finti che non fanno male ed esplodono bombe che non provocano macerie. Ancora di più disorienta la faciloneria con cui si governano i destini del mondo come si ammazzasse il tempo, pensando di sorseggiare uno spritz pieno di ombrellini colorati all’angolo della Fifth Avenue: “Sto andando un attimo a sganciare un paio di bombe in Iran”.

Author: Sostenitore


Published at: 2025-07-02 06:02:28

Still want to read the full version? Full article