Vittime, morti e terrore: come si misura quanto sta avvenendo a Gaza?

Vittime, morti e terrore: come si misura quanto sta avvenendo a Gaza?


Il livello di malnutrizione a Gaza è drammatico e a confermarlo c’è l’ultimo report dell’Integrated Food Security Phase Classification (IPC), l’organizzazione che collabora con 21 istituti, tra cui l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), la World Food Programme (WFP) e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), e ha l’obiettivo di fornire analisi sulla sicurezza alimentare al fine di informare correttamente il pubblico e gli attori politici. Mettendo in relazione la quota di popolazione assoluta affetta dalle fasi 4 e 5, quindi in uno stato di emergenza o di catastrofe umanitaria, rispetto alla popolazione totale, il quadro che emerge è drastico: le stime più recenti sostengono che quasi il 60% della popolazione palestinese nella Striscia viva in una situazione di emergenza e di catastrofe, mentre nelle carestie ufficialmente riconosciute la quota era all’incirca del 20%. Il numero di vittime totali, a cavallo tra 2024 e 2025, sembrano seguire l’andamento dell’insicurezza alimentare, a ribadire che il fenomeno potrebbe essere la causa di mortalità eccessiva, ma anche che ci può essere un maggior rischio di vittime indirettamente legate alla fame: l’esempio più drammatico è quello degli assalti ai camion degli aiuti che spesso hanno provocati morti, oppure delle malattie contratte rivelatesi poi fatali a causa della malnutrizione che indebolisce il sistema immunitario e impedisce cure più efficaci.

Author: David Ruffini


Published at: 2025-08-04 05:35:33

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