Il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian ha infatti dichiarato: "La speranza, sotto la guida del nuovo Papa, è che la Santa Sede continui a impegnarsi in un dialogo costruttivo con la Cina e a condurre una comunicazione approfondita su questioni internazionali di reciproco interesse". Quel che è certo è che l'americano Prevost, originario di un Paese che sente fortemente il tema della libertà religiosa, è consapevole dell'esistenza di forti mal di pancia all'interno del collegio cardinalizio in relazione alla politica di favore adoperata dalla Santa Sede in questi dodici anni verso il governo comunista. Nella novità editoriale si guarda così ai precedenti del passato, quando esisteva ancora la cortina di ferro, come nel contributo dello stesso Testa Bappenheim su "I rapporti tra la Santa Sede e la Polonia dopo la Seconda Guerra Mondiale" e poi la fondamentale distinzione tra Chiesa cattolica e Santa Sede affrontata dalla professoressa Maria d’Arienzo.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Nico Spuntoni)
Published at: 2025-08-10 05:00:47
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