Per contestare questo input e il piano di riarmo lanciato dalla Commissione Ue, il Movimento ha organizzato nella città olandese il contro-evento “No rearm, no war“, a cui hanno aderito 15 partiti e movimeti da 11 Paesi europei: presenti tra gli altri la ministra del Lavoro spagnola Yolanda Díaz, fondatrice del movimento progressista Sumar, e l’eurodeputata Manon Aubry, esponente de La France Insoumise e co-presidente del gruppo The Left. “La nostra visione è quella di promuovere la pace e un modello sociale incentrato sul benessere dei cittadini – dall’istruzione e la sanità ai diritti sociali, la ricerca, la protezione dell’ambiente, la giustizia sociale, la lotta alla corruzione e la difesa forte dei diritti fondamentali. L’azione di Washington, avvertono i leader, rischia “di innescare un pericoloso ciclo di escalation che – come nel caso della guerra in Iraq – potrebbe portare a nuovi tentativi di cambio di regime, aggravare la crisi dei rifugiati e alimentare l’ascesa dell’estrema destra nella regione e oltre”.
Author: F. Q.
Published at: 2025-06-24 14:05:08
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