Ma sono andate sotto i riflettori anche tante altre storie ancorate alle realtà della società attuale, contraddittoria e spesso violenta: da A pied'oeuvre (premio per la sceneggiatura alla regista Valerie Donzelli e Gilles Marchand) alla Napoli in bilico tra poesia, bellezza e rischio quotidiano raccontata in Sotto le nuvole di Gianfranco Rosi (Premio Speciale della giuria) che ha condiviso idealmente il premio con gli altri 15 documentaristi presenti alla Mostra perché rappresentano "un avamposto e forza di resistenza, hanno il compito di testimoniare spesso anche le atrocità di questo mondo". A cominciare dalle parole di Kaouther Ben Hania: ""La voce di Hind continuerà a risuonare finché giustizia non sarà fatta: crediamo tutti nel potere del cinema è quello che ci ha portato qui e ci dà il coraggio per raccontare storie che altrimenti sarebbero sepolte - spiega la cineasta, in un elegante abito blu elettrico - "Dedico il premio alla Mezzaluna Rossa palestinese e a coloro che rischiano per salvare vite a Gaza, veri eroi, cercando di ascoltare le grida di persone cui nessuno dà risposta". Toni Servillo, Coppa Volpi come migliore attore con la Grazia di Paolo Sorrentino, oltre a ringraziare il regista napoletano ha aggiunto "un sentimento che tutto il cinema italiano prova, esprimere ammirazione per coloro che hanno deciso di mettersi in mare con coraggio, di raggiungere la Palestina e di portare un segno di umanità in una terra dove quotidianamente e in maniera crudele la dignità umana è vilipesa".
Published at: 2025-09-06 20:25:04
Still want to read the full version? Full article