La prima è quella di facilitare le trattative con Mosca, ma secondo il vicepresidente del Centro per gli studi strategici e internazionali Seth Jones i russi valuterebbero “il ridimensionamento delle forze statunitensi come un indebolimento della deterrenza e aumenteranno la loro volontà di interferire in vari modi in Europa”. La seconda rientra nell’ottica dei tagli al budget del dipartimento della Difesa voluti dal tycoon, che si lega a doppio filo alla terza, ovvero la volontà di liberare risorse per rafforzare il confine meridionale con il Messico e fronteggiare la minaccia cinese nell’Indo-Pacifico. L’ipotesi che questo sia solo il primo passo della riduzione della presenza militare Usa nel Vecchio Continente preoccupa non poco gli Stati europei, in particolare dopo la pubblicazione di un rapporto dell’intelligence danese secondo cui la Russia ha avviato un importante programma di ricostruzione e modernizzazione delle sue forze armate.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Filippo Jacopo Carpani)
Published at: 2025-04-08 11:21:08
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