Ratti andrebbe ascoltato l’arcivescovo di Milano Delpini quando afferma: “C’è da farsi problemi sull’evoluzione di una città sempre più attraente e sempre meno accessibile”; per quanto riguarda la presunta riduzione del consumo di suolo, ho ricordato al sindaco che il progetto Park Towers di via Crescenzago (attualmente sotto processo) ha consentito a privati di realizzare, come “ristrutturazione edilizia”, la demolizione di un laboratorio di due piani e la costruzione ex novo di tre edifici residenziali, alti rispettivamente 81, 59 e 10 metri per un totale di 113 appartamenti e 330 nuovi abitanti, senza alcuna opera di compensativa a beneficio di vecchi e nuovi residenti: questo intervento, ho ricordato al sindaco, pur non consumando suolo, ha prodotto un crimine urbanistico, un danno perenne al quartiere e alla città. All’inizio le cose rimanevano in una dimensione accettabile, ma nel corso degli ultimi anni (soprattutto tra la fine del primo ed il secondo mandato di Sala) Milano è diventata la città europea che compete con le altre aree urbane attraverso una riduzione del controllo pubblico, procedure autocertificative (le SCIA) sottratte al controllo pubblico, una consegna delle trasformazioni urbane nelle mani dei fondi di investimento immobiliare attraendo capitali rapaci e producendo figure di intermediatori detti “agevolatori” o, più prosaicamente, faccendieri. I prezzi medi al metro quadro continuano a salire, con punte sopra i 10mila euro/mq in alcune zone centrali e semicentrali e punte vertiginose di 23mila euro al metro quadro; dal 2015 a oggi le case a Milano costano in media oltre il 40% in più.
Author: Enrico Fedrighini
Published at: 2025-07-22 09:54:39
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