Eppure, se la scalata e la permanenza nel suo incarico di "rapporteur" sulla Palestina si spiega solo con lo stato attuale dell'Onu, egemonizzata da non-democrazie, la parabola discendente di Albanese ora si spiega facilmente con le "lotte" che pretende di incarnare. C'è chi da anni segue quei cortei, inorridisce ai cori pro Intifada, racconta le aggressioni alla Brigata ebraica il 25 aprile e i cartelli contro Liliana Segre, tutti segnali ignorati o flebilmente biasimati da una sinistra impegnata a tapparsi occhi e orecchie. Così, leggendo i social di Albanese, i suoi faziosissimi rapporti ma anche i giornali degli anni Settanta-Ottanta, si vede bene che la narrazione sul "genocidio" e contro Israele ("nazista"
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Alberto Giannoni)
Published at: 2025-12-03 04:00:03
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