In particolare, entro il 2035 le case automobilistiche dovranno ridurre del 90 per cento le emissioni di anidride carbonica delle auto vendute rispetto ai livelli del 2021, e compensare il restante 10 per cento; il settore dovrà essere completamente decarbonizzato entro il 2050; la Commissione europea ha anche affermato di voler incentivare lo sviluppo di modelli elettrici di piccole dimensioni a prezzi accessibili. I numeri sono impietosi: nei primi nove mesi del 2025 le esportazioni tedesche negli Stati Uniti sono diminuite del 7,4 per cento; quest’anno la Germania è in deficit con la Cina per quanto riguarda i beni d’investimento; le esportazioni in Europa di macchinari fabbricati nel paese asiatico sono raddoppiate negli ultimi sei anni; dal febbraio del 2022 il numero di disoccupati in Germania ha superato quota tre milioni (il livello più alto dal 2014) in 37 mesi su 44, mentre il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 6,3 per cento. E come fa notare Bloomberg, la benzina e il diesel sono carburanti tutt’altro che morti: dopo la pandemia l’Agenzia internazionale per l’energia (Iea) aveva previsto che il consumo della benzina e del diesel non avrebbe più superato il livello del 2019, ma intanto nel 2024 il consumo di benzina ha registrato il record assoluto con 27,36 milioni di barili al giorno; all’inizio l’Iea aveva parlato di picco, suggerendo un calo nel 2025, ma quest’anno si è arrivati 27,62 milioni di barili al giorno, complici le nuove norme a favore delle fonti fossili negli Stati Uniti (dove la Ford ha cancellato investimenti nell’auto elettrica per quasi venti miliardi dollari) e nel Regno Unito.
Author: Internazionale
Published at: 2025-12-20 08:01:01
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