Ugo Grozio, 400 anni fa nasceva il diritto internazionale moderno

Ugo Grozio, 400 anni fa nasceva il diritto internazionale moderno


Il “De iure” è qualcosa di più che un testo giuridico, è anche un trattato di filosofia: Grozio è annoverato fra i padri del cosiddetto diritto naturale, anche per l’affermazione secondo cui “tutto ciò che abbiamo detto finora sussisterebbe anche se ammettessimo – cosa che non può farsi senza empietà gravissima – che Dio non esistesse o che Egli non si occupasse dell'umanità”. Per quanto l’originalità di Grozio sia stata col tempo riconsiderata al ribasso da molti studiosi, non si può negare che il libro e l’autore abbiano avuto un enorme impatto sul pensiero politico europeo, e che in concreto siano riusciti (spesso, non sempre) a influenzare in positivo il comportamento degli Stati e a mitigare gli effetti delle guerre combattute dopo di allora; va comunque notato che Grozio NON era un utopista, e che il diritto internazionale come da lui concepito NON proibiva le guerre, ma ne regolava e limitava le modalità. Cominciò allora per lui una vita di peregrinazioni tra Francia, Germania e Svezia, durante la quale scrisse il “De iure belli ac pacis”; si spese per la pace religiosa in Europa, e pur non riuscendo a vedere la fine della guerra dei Trent’anni (morì nel 1645, mentre il conflitto terminò solo tre anni dopo) il mondo post-bellico fece proprie molte delle prospettive esplorate da Grozio, perché in Europa non ci furono altre guerre di religione, e i conflitti fra gli Stati, pur non sparendo, vennero regolati da norme più civili, ispirate in gran parte proprio dal giurista e filosofo olandese.


Published at: 2025-09-08 06:00:00

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