L’Ue, scegliendo la cobelligeranza con una parte “fino alla vittoria”, attraverso la reiterata fornitura di armi all’Ucraina “per tutto il tempo che sarà necessario”, e imponendo 18 ondate di sanzioni economiche all’altra (ma zero ad Israele), anziché essere attivamente neutrale come chiedevano i movimenti pacifisti, è esattamente il Terzo assente secondo la formula usata da Norberto Bobbio nel 1989: il terzo mancante nel conflitto. Infatti, la sola ipotesi di una prospettiva di pace ha messo “sotto pressione il comparto della difesa europeo”, scrive il Sole 24 Ore (11 agosto), con caduta dei titoli in borsa: “Un rallentamento del flusso di ordini, nel pieno del boom del comparto della difesa, che molti analisti sottolineano potrebbe essere aggravato dall’impatto di una possibile tregua in Ucraina…”. Se l’incontro tra Trump e Putin e il successivo con Zelensky saranno preludio allo “scoppio della pace” in Ucraina e ciò facesse venire meno il nemico assoluto per l’Europa, contro il quale è stato costruito l’obbligo del riarmo, i governi come convinceranno le rispettive opinioni pubbliche che bisogna ancora trasferire enormi risorse dagli investimenti per la salute, l’istruzione, la sicurezza sociale alle casse delle industrie belliche?
Author: Pasquale Pugliese
Published at: 2025-08-19 11:36:45
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