Ucraina, la svolta del decisionista Merz

Ucraina, la svolta del decisionista Merz


Una scelta cara all'élite del business, ma che si è rivelata con il senno di poi sciagurata, perché ha contribuito in maniera decisiva a convincere Putin di aver di fronte un Occidente imbelle e disponibile a tutto pur di fare qualche soldo. A pesare sia sulla destra che sulla sinistra l'eterno senso di colpa legato alla seconda guerra mondiale, in base al quale la politica tedesca ha sempre fatto di tutto per non rompere con Mosca (come, e in maniera ancora più accentuata, con Israele). Per anni a vegliare sui rapporti tra i due Paesi sono stati personaggi come Matthias Warnig, ex agente della Stasi, collega di Putin negli anni di Dresda, poi riciclatosi ai piani alti del Cremlino come manager di North Stream e del settore petrolifero, forse lo straniero con più potere nella nomenklatura dell'ex Unione Sovietica, simbolo e portavoce di quel mondo oscuro degli affari che certo ha pesato nelle relazioni russo-tedesche.

Author: redazione@ilgiornale-web.it (Angelo Allegri)


Published at: 2025-05-28 08:00:50

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