L’avanzare dell’impiego della tecnologia nel corso di un conflitto non ha fatto altro che ampliare gli strumenti da adottare per mettere in pratica questa discutibile modalità di attacco, la quale non ha vantaggi dal punto di vista tattico o di difesa, se non rendere ancora più ingenti i danni di un colpo. Nell’articolo pubblicato da iMedD si sostiene che, se i double tap hanno l’obiettivo deliberato di mirare a soccorritori e giornalisti, allora potrebbero essere qualificati come crimini di guerra: questa strategia non serve solo a moltiplicare le vittime, ma rientra in una più ampia guerra psicologica volta a destabilizzare ulteriormente i civili e i professionisti che operano nelle aree di crisi. A destare scalpore, non solo il bombardamento di un ospedale e la morte di giornalisti e operatori sanitari, ma anche la natura “double tap” del colpo: una tattica ormai sempre più frequente, che solleva serie preoccupazioni e impone una riflessione più attenta nel dibattito pubblico, insieme a sforzi congiunti per garantire una giustizia effettiva e imparziale.
Author: Infodata
Published at: 2025-09-20 16:21:09
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