Uccidete Yamamoto: il primo obiettivo "high value" degli Stati Uniti

Uccidete Yamamoto: il primo obiettivo "high value" degli Stati Uniti


Si potrebbe però dire, senza voler riscrivere la storia, che una delle prime missione di questo tipo, se non proprio la prima in assoluto, è stata pianificata nel 1943, quando la decifrazione di un messaggio in codice giapponese bastò a condurre una coppia di aerei da caccia appositamente preparata come “squadra di eliminazione”, sulla rotta di uno dei nemici giurati degli Stati Uniti d’America: I’ammiraglio della Marina Imperiale giapponese Isoroku Yamamoto, la mente dietro l’attacco aeronavale che colpendo la base di Pearl Harbor il 7 dicembre 1941, il giorno che è passato alla storia come “il giorno dell’infamia” e che trascinò l’America in guerra, sebbene fosse già ben conscia della "minaccia incombente". Il messaggio, che era stato attenzionato dai decifratori di codici americani per la quantità di destinatari, venne decifrato dai crittografi che erano riusciti a violare i codici segrete giapponesi già al preludio della battaglia delle Midway - scontro dove fece la vera differenza - e il lavoro degli analisti condusse alla decifrazione che svelava un’informazione della massima importanza: il capo della marina giapponese, ammiraglio Yamamoto, lo stratega che aveva inflitto il durissimo colpo al nemico americano, si sarebbe recato sull'isola di Bougainville per visitare la guarnigione e “tirare su il morale alle truppe”. Che pianificò un'operazione incentrata su una squadriglia di P-38 dotati di serbatoi di carburante ausiliari, divisa in una "squadra di eliminazione", di 4 velivoli, più una riserva e una formazione di copertura, per un totale di 18 caccia pesanti.

Author: redazione@ilgiornale-web.it (Davide Bartoccini)


Published at: 2025-07-05 06:18:34

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