Tutte queste grandezze, l'elevata luminosità massima, una gestione dinamica dei metadati e una grande profondità di bit, sono interconnesse e lavorano in sinergia per consentire la creazione e la visualizzazione di una vastità di colori (centinaia, migliaia di tonalità diverse di rosso, verde, giallo, blu, viola), che si fondono in sfumature super omogenee, senza le fastidiose "bande" o "salti" di colore. Queste certificazioni sono nate perché, a differenza di Dolby Vision e HDR10 Plus che richiedono un picco di luminosità minima di 1000 nit, lo standard HDR10 di base non specifica un livello minimo di luminosità massima che lo schermo deve raggiungere. In teoria, l'HDR è un concetto semplice: il suo unico obiettivo è ottenere quella combinazione di fattori che permettono di accendere i singoli pixel che compongono l'immagine in più tonalità di colore mescolando un po' di rosso, un po' di verde, un po' di blu con diverse intensità di luminosità per creare tutte quelle sfumature.
Author: Andrea Ferrario
Published at: 2025-07-21 21:17:00
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