Suo padre rimase a difendere la città ma “ oggi non farebbe più la guerra ", puntualizza l'artista, il quale, tornato nella sua terra natale una decina di anni fa, conferma attraverso i racconti della sua famiglia come gli spari dei cecchini non abbiano mai spento la voglia di vivere dei sarajevesi né, tanto meno, annullato la loro sete di arte e di cultura. Il riferimento, esplicitato nel corso del suo ragionamento, è agli accordi di Dayton che nel novembre del 1995 hanno determinato la conclusione della guerra portando alla formazione di un complesso e bizantino meccanismo di condivisione del potere tra le principali componenti etniche del Paese balcanico. Nonostante le imperfezioni dell'accordo di Dayton e il tentativo di alcuni politici serbo-bosniaci di rivangare il risentimento e di negare le stragi (persino quella terribile consumata a Srebrenica), l'ex militare dichiara di non cedere all'odio.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Valerio Chiapparino)
Published at: 2025-12-09 06:00:32
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