Essendo nella cosiddetta “Entity List” degli Stati Uniti, non sarebbe dovuto succedere. Lo riporta Reuters, citando fonti anonime interne informate sui fatti. Fin da subito si ipotizzava che Huawei avesse usato una società intermediaria per produrre uno dei chip contenuti nell’acceleratore AI Ascend 910B aggirando il veto statunitense, e a quanto pare questa intermediaria è stata trovata: la società si chiama Sophgo, è a sua volta cinese, e ha ordinato a TSMC la produzione di chip compatibile con quello “incriminato” trovato nell’acceleratore di Huawei.
Author: HDblog.it
Published at: 2025-04-09 16:50:00
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