Al summit che si è svolto sotto la regia di Usa ed Egitto e davanti a una trentina di leader (inclusa Meloni), Trump ha offerto una soluzione allo scoglio – inevitabile e dirimente – del mantenimento della sicurezza nella Striscia, e ha aperto a un ruolo per Hamas come forza di polizia palestinese: “Vogliono porre fine ai problemi e lo hanno detto apertamente, e abbiamo dato loro l’approvazione per un periodo di tempo”. A oggi, l’ipotesi che circola è che gli islamisti possano ammettere una smilitarizzazione graduale e parziale, liberandosi di armi pesanti e offensive – tra cui missili a corto e medio raggio – ma senza rinunciare alle altre, a meno che non venga riconosciuto un loro ruolo ufficiale e di predominio sul territorio. Il regolamento di conti nella Striscia coinvolge diversi clan: quello dei Doghmush, attivo nei quartieri di Tel Hawa e Sabra, a Gaza city; il clan Al Mujaida, con base a Khan Younis, allineato ad al Fatah, storicamente ostile ad Hamas, che già lo scorso 3 ottobre aveva perso decine di uomini nel corso di un raid di Hamas, che a sua volta avrebbe riportato perdite; il clan Khanidak a Khan Younis e nell’area di Shujayya, a Gaza city, se ne aggiunge un altro legato ad Al Fatah, cioè il clan Khalas, anch’esso accusato di ricevere sostegno operativo – con raid mirati di supporto – e armi dalle IDF.
Author: Eleonora Bianchini
Published at: 2025-10-14 12:29:56
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