Dichiarazione secca, inequivocabile, che pone fine alla superfetazione di indiscrezioni giornalistiche che in questi giorni avevano dato per certo che la cosiddetta svolta trumpiana sull’Ucraina comportasse il ritorno alla follia dell’era Biden e ai missili made in Usa diretti a bersagliare nel profondo il territorio russo (si dovranno accontentare dei Patriot e forse di armi a corto raggio, del tutto inutili per invertire le sorti del conflitto). Tale la follia della cosiddetta strategia dell’escalation controllata che ha portato il mondo sull’orlo dell’abisso della guerra termonucleare, strategia basata sul rischio e sulla pazienza strategica di Mosca, con quest’ultima che ha evitato al mondo il destino infausto insito in questo azzardo, adatto a una bisca e non a un teatro di guerra siffatto. E non solo dalla vendita delle armi: due giorni fa, ad esempio, è andata a buon fine l’acquisizione da parte di due fondi di investimento Usa, l’Argentem Creek Partners e la Innovatus Capital Partners, del terminal per il trasporto di cereali di Odessa, l’Olympex, il canale principale con il quale l’Ucraina commercia il suo grano, la più rilevante risorsa del Paese.
Author: davide
Published at: 2025-07-16 16:39:55
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