“Stiamo assistendo a una comprensione sempre più chiara da parte dei nostri partner negli Stati Uniti della necessità di eliminare le cause profonde della crisi (ucraina, ndr), piuttosto che cercare di sostenere coloro che lanciano bellissimi slogan su un cessate il fuoco immediato, affermando allo stesso tempo che un cessate il fuoco non significherà non continuare a rifornire di armi l’Ucraina”, ha sottolineato Lavrov durante la conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri giordano Ayman Al Safadi. “Il presidente (Vladimir Putin, ndr) ha affermato più di una volta che siamo pronti a lavorare in qualsiasi formato, con la consapevolezza che il lavoro sarà onesto”, ha sottolineato Lavrov, specificando che “non si limiterà a tentativi, come fanno i leader dei principali paesi europei, di creare le condizioni per trascinare di nuovo gli Stati Uniti nella loro aggressiva e militante campagna per preservare e rafforzare l’Ucraina come strumento per scoraggiare la Russia”. Lavrov ha ricordato che la proposta della parte ucraina, che “la delegazione russa aveva accettato”, prevedeva tra l’altro che a garantire la sicurezza dell’Ucraina fossero anche i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, “comprese Russia e Cina, oltre a Usa, Francia e Gran Bretagna”.
Published at: 2025-08-20 05:20:05
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