Dopo avere giurato sotto la Rotunda del Congresso, per la prima volta al chiuso dal 1985, Trump intende emanare decine di ordini esecutivi, che riguardano la sospensione del bando di TikTok – l’app è già tornata a funzionare ieri, dopo poche ore di auto-sospensione, un’iniziativa pubblicitaria per sé e per Trump -; l’inizio della deportazione dei migranti senza documenti, cioè illegalmente negli Stati Uniti; la grazia ai sovversivi del 6 gennaio. Nell’analisi dei media Usa, il secondo insediamento di Trump alla Casa Bianca è diverso dal primo, perché l’elezione è avvenuta in modo diverso: stavolta, il magnate ha vinto anche il voto popolare, e in modo netto, con oltre due milioni di suffragi di margine e un’affluenza appena inferiore al 64% (contro i circa 2/3 del 2020); e perché l’ottimismo dei suoi sostenitori prevale sulla preoccupazione di chi non l’appoggia, anzi gli è avverso, ma è uscito sconfitto e scoraggiato da Usa 2024. Il ritorno all’America First in politica estera, un manifesto isolazionista, stride con il ritorno dell’imperialismo americano nei propositi di Trump di ‘annettere’ il Canada come 51° Stato, d’acquisire la Groenlandia e di riprendere il controllo del Canale di Panama: ”E’ la resurrezione dell’energia maschile americana”, una botta di testosterone che scuote l’Unione; “E’ il ritorno al Manifest Destiny” della nazione americana, dice Charlier Kirk, che con il suo gruppo Turning Point ha spinto al voto molti trumpiani di solito riluttanti ad andare alle urne.
Author: Giampiero Gramaglia
Published at: 2025-01-20 12:56:50
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