L’invasione dell’Ucraina, che doveva cessare il giorno dopo il suo insediamento, va avanti: colpa all’inizio di Zelensky che non voleva arrendersi, ora di Putin che non la smette di bombardare, sempre di Biden, mai di Trump. E il massacro nella Striscia di Gaza, che pure doveva cessare il giorno dopo il suo insediamento, va avanti implacabile, con le tregue rinviate di settimana in settimana e occasionali appendici: a giugno la ‘guerra dei 12 giorni’ all’Iran; adesso la crociata pro-drusi contro i nuovi signori siriani, tagliagola jihadisti promossi da Trump a interlocutori rispettabili, ma verso cui Netanyahu mantiene profonda diffidenza. Sospettosa, la base Maga si chiede se davvero non vi sia qualcosa da tenere nascosto, specie dopo che il Wall Street Journal, sotto la foto già nota di Epstein sorridente accanto a un Trump relativamente giovane, che gli mette una mano sulla spalla sorridendo a sua volta, rivela che gli amici di Epstein nel 2003 gli mandarono messaggi di auguri “osceni” per il suo 50° compleanno, raccolti in un album rilegato in pelle e confezionato per l’occasione.
Author: Giampiero Gramaglia
Published at: 2025-07-20 06:01:46
Still want to read the full version? Full article