Diverso, invece, l’atteggiamento nei confronti del capo di Stato ucraino, dopo lo scontro alla Casa Bianca di inizio anno e quello, a distanza, di pochi giorni fa che portò al rinvio del vertice di Londra: è “più calmo” e “vuole un accordo“, ha detto riferendosi all’omologo di Kiev. È a questo punto che è stato chiesto al presidente Usa se da Kiev c’è stata un’apertura alla cessione della penisola, uno dei punti della proposta di pace americana sul quale la Russia non sembra avere intenzione di trattare, detenendo saldamente il controllo di quei territori: “Penso di sì”, ha risposto, “la Crimea è stata ceduta anni fa, senza un colpo di arma da fuoco sparato. Concetto ribadito anche dal ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov che un’intervista al quotidiano brasiliano O Globo, ha definito “imperativo” riconoscere come “russi” i territori ucraini occupati, in tutto o in parte, dalle truppe del Cremlino per trovare una soluzione alla guerra in Ucraina: “Il riconoscimento internazionale del possesso russo della Crimea, di Sebastopoli, della repubblica di Donetsk, della repubblica di Lugansk, delle regioni di Kherson e di Zaporizhzhia è imperativo”.
Author: F. Q.
Published at: 2025-04-28 07:01:43
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