L'accordo, arrivato dopo mesi di negoziazioni, sgarbi istituzionali, polemiche e mediazioni, ha portato a una sintesi meno sbilanciata di quanto proposto dagli Usa in prima battuta (di fatto un «tutto per nulla in cambio») e pone le basi di una parternship con vista fine della guerra, anche se nasconde alcune insidie, alla fine tutto sommato accettabili. «Il gradimento di Trump è calato e il deep State sta opponendo una feroce resistenza», ha commentato invece il sempre estremo ex leader russo Medvedev, senza nascondere come il passo, che non significa la fine della guerra, sia comunque un passo verso l'ulteriore isolamento di Mosca. Al centro dell'accordo, senza scadenza, di fatto eterno, in cui sparisce la pretesa Usa di avere indietro quanto stanziato per gli aiuti all'Ucraina, c'è l'istituzione di un fondo di investimento per la ricostruzione Stati Uniti-Ucraina, a cui i due Paesi contribuiranno al 50%, anche se i nuovi pacchetti di aiuto americani cambieranno di fatto la ripartizione percentuale aumentando il peso americano.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Matteo Basile)
Published at: 2025-05-03 03:00:03
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