Teatro: 'Il lutto si addice a Elettra' grande regia di Livermore

Teatro: 'Il lutto si addice a Elettra' grande regia di Livermore


Un allestimento di indubbio livello sotto tutti i punti di vista, dalla bella traduzione di Margherita Rubino alla regia e alle scene di Davide Livermore al magnifico cast. E dopo aver messo in scena due anni fa l'"Orestea", Livermore ha scelto il dramma di O'Neill che costituisce una interessante "rilettura" della trilogia di Eschilo, naturalmente aggiornata al Novecento e trasferita nell'America alla fine della guerra di Secessione con la psicanalisi freudiana che si sostituisce al giudizio degli dei, mentre il processo pubblico di Eschilo lascia il posto a un processo che si consuma nella interiorità degli stessi personaggi. E se nel Britten/James dello scorso anno Livermore aveva puntato su invenzioni sceniche di particolare effetto, se nella trilogia di Eschilo aveva posto al centro della scena una grande, incombente sfera sulla quale proiettare immagini dei drammi del nostro tempo, in questa lettura di O'Neill la sua attenzione si è rivolta interamente agli attori, calati in una scenografia fissa, uno spazio chiuso, profondo, con arcate bianche, grigie e nere, colori dominanti che lasciano il posto al rosso fuoco solo nei momenti di violenza.


Published at: 2025-10-12 07:54:13

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