Superman Recensione: un cinecomic arrabbiato e imperfetto come un adolescente punk

Superman Recensione: un cinecomic arrabbiato e imperfetto come un adolescente punk


Il cinecomic di Gunn si apre in medias res: Big Blue è al centro del dibattito politico mondiale, perché la sua missione riguarda qualcosa di più grande del destino della sola Metropolis: ha tentato, seppur con metodi discutibili e goffi, di fermare una guerra e di salvare delle povere vite umane dagli orrori di un conflitto portato avanti da vecchi e avidi guerrafondai. Il tutto mentre uomini potenti, ricchi e fin troppo ambiziosi cercano di distrarre l'opinione pubblica tra fake news e disastri orchestrati, volti a dipingere Superman come un mostro, un alieno, un immigrato scomodo, che non vuol portare il sorriso nel mondo, ma intende piegarlo e ingannarlo. Arranca un po', invece, il Lex Luthor di Nicholas Hoult, intrappolato tra i principi di un villain tout-court e il bisogno di essere caricaturale: c'è un motivo dietro tutto questo, e si riconduce alla cifra stilistica di Gunn, ma è proprio perché c'è troppo worldbuilding che spesso gli elementi narrativi si perdono un po' nell'etere.

Author: Gabriele Laurino


Published at: 2025-07-09 08:46:00

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