Suicidi “sotto la media”, i Garanti dei detenuti contro Nordio: “Profondo sconcerto, parole di gravità inaudita”

Suicidi “sotto la media”, i Garanti dei detenuti contro Nordio: “Profondo sconcerto, parole di gravità inaudita”


Nel comunicato si contesta questa narrazione, dal punto di vista di “chi, avendo ben in mente quanto scritto all’articolo 27 della Costituzione italiana (“Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità”, ndr) entra quotidianamente in carcere e constata le gravi carenze del sistema (dalla fatiscenza delle strutture alla carenza del personale; dall’inadeguatezza delle prestazioni sanitarie all’impossibilità di realizzare con continuità progetti educativi) e il preoccupante e crescente livello di sovraffollamento”. Le parole del Guardasigilli, accusano i Garanti, “appaiono ancor più gravi per chi, come noi, Garanti territoriali, è testimone di storie di sofferenza umana, di solitudine e di abbandono, a cui il ministro Nordio, con il suo commento, sembra non dare importanza, dimenticando, cinicamente, che non si tratta solo di numeri, ma di persone e che, per ciò solo, ogni morte in (e di) carcere è un fallimento dello Stato, rappresentando la cifra di una politica pubblica (penitenziaria) che non sta funzionando. Nel comunicato si ricorda poi il monito lanciato il 30 giugno scorso dal capo dello Stato Sergio Mattarella, che aveva parlato di “emergenza sociale” a proposito del “drammatico numero” di suicidi in carcere: “Parole, queste, che non stanno ancora avendo alcun seguito né sembrano tradursi in interventi concreti che sappiano garantire, nell’immediato, condizioni di vita dignitosa alle persone detenute, come da tempo i Garanti territoriali chiedono e continueranno a chiedere”, sottolinea la nota.

Author: F. Q.


Published at: 2025-08-13 11:28:21

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