Sebbene la società abbia visto salire i ricavi (+13% a 37,2 miliardi di euro) per la prima volta dopo sette trimestri di ribassi e i dati siano stati in linea, se non superiori, alle attese, a pesare sul titolo è l'outlook per la seconda metà dell'anno, che pur essendo stato confermato ha sollevato qualche dubbio tra gli osservatori. «Il secondo semestre prevederà oneri non ricorrenti (non quantificati, ma che riteniamo possano essere rilevanti - comunque esclusi dall’adjusted Ebit e pensiamo in parte non-cash) sia per ristrutturazione che revisione del processo di stima delle garanzie», dicono gli esperti di Equita, sottolineando che «la decisione non ci sorprende, anzi la ritenevamo probabile come spesso accade quando c’è un cambio di Ceo, e non escludiamo possa avere ripercussioni sul dividendo». Sempre per quanto riguarda l'outlook, Stellantis ha fatto sapere che non si prevedono interruzioni o carenze nell'attuale scenario della catena di approvvigionamento, cosa che secondo gli osservatori non sembra tenere in conto il fatto che l'industria globale è alle prese con una crescente crisi di approvvigionamento di semiconduttori derivante dalle questioni legate alla guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina e che hanno travolto l'azienda olandese Nexperia.
Author: Stefania Arcudi
Published at: 2025-10-30 09:51:17
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