Quel che possiamo aggiungere di nostro pugno dopo aver visionato l'opera - senza entrare troppo nel dettaglio - è che HORSES è senza ombra di dubbio un videogioco estremo , violento, disturbante, volenteroso di colpire e di far riflettere, ma non ha mai proposto contenuti tanto esagerati da giustificare una censura così ferma e netta, specialmente considerando quel che faceva Pier Paolo Pasolini nel 1975, o la vicinanza alla produzione di Ciprì e Maresco. Nei suoi primi istanti, l'opera in bianco e nero pone il giocatore di fronte a situazioni del tutto normali, finché all'improvviso non infrange brutalmente il rassicurante velo delle apparenze: quando il fattore presenta al giocatore la sua mandria di cavalli, si scopre che non si tratta di equini bensì di esseri umani completamente nudi - ovviamente censurati tramite effetto mosaico - rinchiusi in un recinto e trattati peggio di qualsiasi bestia. Intervistando il fondatore di Santa Ragione Pietro Righi Riva abbiamo scoperto che le anomalie sono iniziate fin dal momento della pubblicazione della Pagina del Negozio di HORSES: allora gli è stato chiesto di realizzare e di fornire alla piattaforma - molto in anticipo nel processo di produzione - una versione giocabile dall'inizio alla fine di HORSES (con tanto di guida completa scritta) per andare incontro a uno speciale procedimento di revisione approfondita.
Author: Lorenzo Mancosu
Published at: 2025-11-25 17:00:00
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