È successo nel 2019 in casa Alphabet Google con Larry Page e Sergey Brin, nel 2021 ad Amazon con Jeff Bezos, succede adesso a Spotify, la piattaforma di streaming che ha rivoluzionato il mercato discografico mondiale: fa il passo di lato anche Daniel Ek, l’ex startupper svedese appassionato di musica che 19 anni fa ebbe un’idea che manco a Steve Jobs era venuta. Una mossa tutt’altro che attesa, considerando che Ek è appena 42enne, sensibilmente più giovane di Page, Brin e Bezos, ha creato l’azienda, ha convinto le major discografiche che il suo, dopo la rivoluzione digitale, era il miglior servizio possibile per veicolare la musica incisa, ha quotato la propria creatura a Wall Street, l’ha posizionata nel mercato dei podcast e l’ha portata al traguardo dell’utile. Il passo di lato del fondatore, a essere maliziosi, potrebbe allora essere interpretato come una mossa per togliere dall’angolo Spotify, evitando di riproporre lo stesso film del 2022, quando in tempi di Covid, per protestare contro il mega contratto al podcaster no vax Joe Rogan, i vari Neil Young, David Crosby e Joni Mitchell lasciarono la piattaforma, situazione comunque rientrata due anni più tardi, a pandemia finita.
Published at: 2025-10-01 10:07:15
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