L’obiettivo dichiarato era chiudere la procedura di infrazione avviata da Bruxelles e dare certezza a un settore in bilico da anni, ma le scelte dei partiti che in passato erano saliti sulle barricate contro la direttiva Bolkestein garantendo di non volerla applicare hanno deluso e scontentato i balneari. Una scelta che sposta la responsabilità sugli enti locali ma che rischia di scontrarsi frontalmente con i pronunciamenti della Corte di giustizia europea e del Consiglio di Stato, che fissavano la scadenza inderogabile al 31 dicembre 2023 e vietavano ogni forma di rinnovo automatico. A maggio 2025, stando a un censimento informale dell’Anci, erano solo 26 i Comuni che avevano avviato le procedure di gara: Chioggia in Veneto, Ravenna, Cervia e Misano Adriatico in Emilia-Romagna, Imperia, Chiavari e Lavagna in Liguria, Camaiore, Forte dei Marmi, Pietrasanta, Viareggio, Carrara e Grosseto in Toscana, Pescara, Fossacesia e Vasto in Abruzzo, Fiumicino, Formia, Gaeta e Roma nel Lazio, Camerota, Minori, Sapri e Pontecagnano Faiano in Campania e Ginosa in Puglia.
Author: Chiara Brusini
Published at: 2025-08-11 06:19:58
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