Mel mio studio sento, dai giovani, storie di morte: ricerca spasmodica di esperienze sessuali a partire dai 12-13 anni, esperienze completamente prive dei correlati affettivi e amorosi ma ridotte a prestazioni pornografiche da condividere con i coetanei in una sorte di gara a chi lo fa di più; utilizzo di sostanze e alcool già dalle scuole medie per “disinibirsi abbastanza per fare sesso” o per “sballarsi perché tutto è piatto e noioso”; biasimo della povertà e del diverso; ricerca ossessiva del denaro e della ricchezza attraverso furti o prostituzione; ricerca spasmodica della perfezione fisica con ricorso a chirurgia estetica invasiva anche nella minore età; totale perdita dei valori di lealtà, amicizia, fratellanza, solidarietà; caratteri sempre più tendenti al narcisismo (otterrò ciò che voglio ad ogni costo, anche calpestando gli altri), godimento nella sofferenza dell’altro e livelli bassissimi di empatia e di intelligenza emotiva; autostime fragilissime fondante sul consenso ricevuto attraverso i like e il numero di follower. Spaventa, inoltre, la riduzione drastica del livello cognitivo e della capacità espressiva, riduzione del vocabolario e delle capacità linguistiche, dove tutto quello che non trova più modo di essere comunicato viene agito: se mi lasci ti uccido; se mi fai un torto ti ammazzo; se sono in disaccordo ti picchio. La politica fa la guerra all’istruzione quando non la usa per la propria propaganda; si oppone all’educazione affettiva e sessuale da parte degli esperti nelle sedi educative ma non fa nulla per limitare l’accesso, da parte dei minori, alla pornografia, dove regnano violenze e soprusi e dove i giovani ormai imparano a relazionarsi tra loro.
Author: Speaker's corner
Published at: 2025-04-23 14:42:37
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