 
                    “Negli ultimi giorni più di duemila civili sono stati uccisi dalle Rsf, che hanno preso di mira anche le moschee e i volontari della Mezzaluna rossa”, ha affermato Mona Nour al Daem, responsabile degli aiuti umanitari della giunta militare, guidata da Abdel Fattah al Burhan. Dal 26 ottobre più di 36mila persone sono riuscite a lasciare la città, dirigendosi verso i villaggi della zona o verso la città di Tawila, a 70 chilometri di distanza, che accoglie già, secondo le Nazioni Unite, più di 650mila sfollati. L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha avvertito del “rischio crescente di atrocità su base etnica”, ricordando la storia recente del Darfur, insanguinato nei primi anni duemila dai massacri commessi dalle milizie arabe janjawid, da cui hanno avuto origine le Rsf, contro le tribù locali masalit, fur e zaghawa.
Author: Internazionale
Published at: 2025-10-30 12:34:00
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