In questa cornice è stato presentato l’avvio di una Scuola internazionale dedicata a AI, Technology and Law, coerente con la tradizione delle oltre cento “International Schools” ospitate dal Centro e con la centralità assunta dall’intelligenza artificiale nelle agende globali di sicurezza, democrazia e mercato: una scelta che risponde al fabbisogno – ormai indifferibile – di integrare competenze giuridiche, ingegneristiche e di governance nella valutazione dei rischi emergenti e nella progettazione di standard per la trasparenza, l’accountability e la tutela dei diritti fondamentali. Dalle sessioni plenarie e dai panel tematici è emerso un messaggio chiaro: le emergenze planetarie non sono più episodi, ma dinamiche strutturali che si alimentano a vicenda, con la crisi idrica a fare da moltiplicatore di instabilità climatica, alimentare, sanitaria e sociale; i dati di riferimento della comunità Onu confermano che un quarto della popolazione mondiale vive in Paesi sottoposti a “stress idrico estremamente alto” e che il 2025 è l’Anno internazionale per la preservazione dei ghiacciai, con la WWDR 2025 dedicata ai “water towers” montani e glaciali a segnalare l’urgenza di interventi integrati su mitigazione, adattamento e finanza dell’acqua. Erice ci ricorda che l’epoca delle “emergenze” come eventi isolati è finita: servono architetture di governance che vedano insieme scienziati, giuristi, ingegneri, economisti e comunità locali, perché l’unica vera strategia è anticipare i rischi con istituzioni capaci di conoscere, misurare e rendere conto, e perché – come dimostrano i materiali di programma e la storia stessa dei Seminari – solo l’alleanza tra conoscenza e responsabilità pubblica può trasformare minacce planetarie in politiche concrete e verificabili.
Author: Daniela Mainenti
Published at: 2025-08-13 11:00:40
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