"Le più tossiche e dannose sono i violenti attacchi personali, mentre la polemica, la critica, anche quando agguerrite rientrano nel dibattito delle idee, ma il problema nel nostro paese è l'imbarbarimento del dibattito pubblico e la compressione degli spazi democratici di confronto fa sì che non si discutano più le opere, ma si attacchi a livello personale con insulti, calunnie, discredito. "Rispetto anche ai miei libri oggi c'è un'analogia forte che è sentita anche dai milioni di persone che in tutto il mondo hanno decretato il successo delle mie opere, ovvero c'è una profonda crisi della democrazia, una crisi di fiducia, nel senso che in Italia, come in Europa, come nelle Americhe, c'è una forte sfiducia dilagante nei confronti della democrazia, faticosamente conquistata dai nostri nonni ottant'anni fa. Sento tutta l'inadeguatezza e l'impotenza di fronte a questa immane tragedia umanitaria e politica che viene sofferta innanzitutto dai palestinesi, che sono le vittime, ma è anche una tragedia per la democrazia, perché tutti noi sinceri democratici siamo sgomenti di fronte all'evidenza che anche una democrazia, come tecnicamente è quella dello Stato di Israele, possa arrivare a condurre una guerra di sterminio".
Published at: 2025-06-01 11:24:39
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