Michela Ponzani, docente di Storia contemporanea a Tor Vergata e Alessandro Orsini, professore di Sociologia del Terrorismo alla Luiss, ospiti ad Accordi&Disaccordi, condotto da Luca Sommi sul Nove con la partecipazione di Marco Travaglio e Andrea Scanzi, si sono prima contrapposti sulle responsabilità della Nato nella guerra tra Russia e Ucraina, poi sull’uso del termine genocidio per quanto riguarda Gaza, dopo che il 5 maggio il premier Netanyahu insieme al gabinetto di guerra ha annunciato una nuova operazione – Carri di Gedeone – per “occupare in modo massiccio la Striscia e spostare la popolazione”. Secondo Orsini invece è proprio l’asimmetria tra civili da una parte e un esercito ipertecnologico dall’altra a dare il primo segnale per l’applicazione del termine ‘genocidio’: “In primo luogo a Gaza non ci sono crimini di guerra semplicemente perché non c’è una guerra, perché una guerra implica lo scontro tra due eserciti“. Poi il prof. ha fatto riferimento all’elemento della pianificazione di un disegno che prevede l’eliminazione dei gazawi: “Quello che c’è a Gaza, l’ha detto Smotrich (Bezalel Smotrich, leader della destra messianica israeliana, ndr) quattro giorni fa, il 6 maggio scorso, è l’eliminazione scientifica, pianificata e organizzata dei civili palestinesi.
Author: F. Q.
Published at: 2025-05-11 08:55:14
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