Insomma, il disagio maggiore, come ci spiega la professoressa Anna Oliverio Ferraris, scrittrice, psicoterapeuta, già docente di psicologia dello sviluppo, università La Sapienza di Roma, “riguarda i tempi della scuola”, soprattutto il fatto che “non si può dormire fino a tardi, bisogna alzarsi presto, fare colazione e arrivare in classe in orario”. Per i bambini, ma anche per i ragazzi delle medie, è difficile stare seduti per varie ore di seguito; è quindi importante che facciano la ricreazione all’aperto e ci siano interruzioni ogni ora, come ormai avviene in molti Paesi europei e in un certo numero di scuole italiane”. Per ottenere questi risultati, i bambini “non devono essere esposti alla visione di schermi – da quelli televisivi ai videogiochi – per almeno un’ora e mezza prima di andare a letto perché è ormai dimostrato che la luce degli schermi e le immagini che si muovono rapidamente interferiscono con i meccanismi del sonno e spesso anche con i sogni.
Author: Ennio Battista
Published at: 2025-09-07 14:37:25
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