È impossibile, perché l’Italia semplicemente non ha questi soldi”, esordisce l’ex diplomatica, ricordando che attualmente la spesa militare italiana si attesta all’1,57% del Pil, e che l’obiettivo dichiarato è raggiungere il 3,35%, a cui si sommerebbe un ulteriore 1,5% destinato alle infrastrutture funzionali al comparto bellico. La sua denuncia tocca in particolare il senso di falsa sicurezza che pervade settori della popolazione, convinti che, anche in caso di guerra, il coinvolgimento diretto resterà ipotetico: “Tutte le volte che prendo un taxi, mi diverto a parlare con i tassisti. A suo giudizio, il riarmo non è una misura neutra né “preventiva”, ma un segnale preciso: dove ci sono risorse investite in armi, prima o poi le armi saranno usate: “Sì, se abbiamo miliardi spesi per le armi e per la guerra, alla fine la guerra sarà fatta”.
Author: F. Q.
Published at: 2025-06-29 16:03:49
Still want to read the full version? Full article