La prima proposta, a firma del presidente dei senatori forzisti Maurizio Gasparri e di Adriano Paroli, punta ad aumentare le sottoscrizioni necessarie per lo svolgimento dei quesiti da 500.000 a 1.000.000 e il numero di consigli regionali da 5 a 10. E l'incipit del loro testo è proprio "l'esito negativo" della consultazione popolare dell'8 e 9 giugno su lavoro e cittadinanza, un risultato che "ha confermato la disaffezione degli elettori per gli appuntamenti referendari" e "impone una riflessione sull'opportunità di modificare l'istituto" per "non delegittimare la forma di democrazia diretta", spiegano. Il Movimento, come si legge nella scheda del ddl, rimarca la "scarsa affluenza ormai consolidata, a prescindere dall'oggetto dei referendum", "l'impossibilità, alla luce dei dati storici, di raggiungere il quorum di validità" e "la necessità di non ignorare le istanze di milioni di cittadini".
Published at: 2025-06-16 18:39:20
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