Moto G86 non è un fulmine di guerra per quanto riguarda le prestazioni e, a parità di hardware, risulta un filo più “piantato” anche rispetto all’Edge 60 Fusion che abbiamo provato in precedenza: qualche micro-lag al risveglio, un po’ di indecisione nell’apertura delle app più pesanti ma, con un pochino in più di pazienza, ha comunque una buona capacità di svolgere tutte le operazioni senza problemi. Ci sono due cose che però vi consigliamo assolutamente di fare per permettere a Moto G86 di girare al massimo delle sue possibilità: attivare avvio intelligente delle app, in modo che lui tenga in memoria solo le app che usate di più, e disattivare “Estensione RAM”, quella funzione che prende in prestito spazio di archiviazione per sfruttarlo come RAM; per un dispositivo che non gode di troppe funzioni di IA (come vedremo poco sotto), aggiungere ulteriore RAM (che di norma viene sfruttata proprio da queste funzioni) agli 8 GB integrati non ha senso. Un aspetto su cui Motorola Moto G86 è un po’ debole è il feedback aptico, classico elemento che solitamente fa percepire la cura e, nella maggior parte dei casi, palesa la fascia di appartenenza di un prodotto: in questo caso abbiamo un feedback aptico un po’ trascinato, un po’ “cheap”; è anche vero però che parliamo di uno smartphone che costa poco.
Author: Alessandro Di Cristina
Published at: 2025-12-15 18:07:06
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