La velocità dei proiettili – circa 2.300 metri al secondo – consente al cannone di operare in uno spazio in cui i sistemi tradizionali a esplosivo non riescono più a mantenere un’efficacia adeguata contro minacce sempre più veloci e manovrabili. Questo dettaglio introduce un ulteriore elemento di deterrenza, proprio nel momento in cui Pechino sta cercando di consolidare un vantaggio missilistico capace di mettere sotto pressione le flotte e le basi regionali dei paesi vicini. Un railgun completamente operativo permetterebbe al Giappone di contrastare in modo più credibile le nuove generazioni di missili ipersonici cinesi e di inaugurare una fase in cui l’artiglieria navale riconquista un ruolo centrale dopo decenni di predominio dei missili guidati.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Federico Giuliani)
Published at: 2025-11-18 15:26:42
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