Ad esistere, questo sì, è un pregiudizio misogino secolare che ha messo incredibilmente d’accordo gli autori e personaggi più diversi, fino a buona parte del Novecento tutti concordi nel dipingere la donna a guisa di un essere inferiore, irrazionale e perfino pericoloso, come ho ricostruito in un libro di quasi dieci anni fa che purtroppo non smette di essere attuale ). È sui social e in generale sulla Rete che ragazzi e ragazze – come rivelano molti studi – stanno perdendo l’empatia, la capacità di allacciare relazioni profonde, il desiderio di conoscere e frequentare altre persone nella vita reale, al di fuori della bolla virtuale, precipitando sempre più in una spirale di narcisismo patologico, individualismo egoistico ed egoriferito, di competizione famelica per chi guadagna più like, follower e in buona sostanza attenzione in quel tragico e divertente teatrino mediatico che è Internet. La cultura misogina persiste e va sicuramente contrastata con misure e iniziative che concernono appunto l’ambito culturale e pedagogico in tutta la sua vastità, ma farneticare su un fantomatico patriarcato equivale ad arrendersi all’ideologia più superficiale, che a certe figure politiche e non solo appare assai più semplice e redditizia dell’analisi approfondita.
Author: Paolo Ercolani
Published at: 2025-04-05 07:03:56
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