Nel romanzo "Urania" - che in seguito avrebbe dato il nome (insieme all'omonima musa greca dell'astronomia) alla collana di fantascienza più nota in Italia, edita da Mondadori - egli inoltre descrisse per primo la superficie di Marte, sebbene nell'Ottocento c'erano ancora diversi dubbi su come essa potesse essere. Essendo la sua conoscenza scientifica impregnata di positivismo e non sopportando la guerra, egli descrisse anche alcuni dei primi alieni della letteratura, immaginandoli come creature colte, alate e dediti alla raccolta della conoscenza e al mantenimento della pace. La grande differenza che tuttavia si può riscontrare fra Flemmarion e gli attuali scrittori di fantascienza (e anche con lo stesso Verne) è che egli prevedeva di raggiungere gli altri pianeti sotto la forma di spirito, non immaginando un viaggio facilitato dalla tecnologia.
Author: Aurelio Sanguinetti
Published at: 2025-06-10 10:58:00
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