L’edizione di quest’anno ha attirato una grande attenzione soprattutto per le numerose prese di posizione pro Palestina e contro Israele espresse da alcuni gruppi musicali e tra il pubblico, al centro di un dibattito che è arrivato a coinvolgere il primo ministro Keir Starmer. Già prima dell’inizio del festival, associazioni ebraiche e politici britannici vicini alle posizioni del governo israeliano avevano criticato gli organizzatori del Glastonbury per via della presenza dei Kneecap, trio hip hop nordirlandese noto per le sue posizioni di sinistra e per il suo sostegno esplicito alla causa palestinese, da loro descritta come una «resistenza anticoloniale» contro lo stato di Israele. «È inevitabile che sui nostri palchi si esibiscano musicisti di cui non condividiamo le opinioni, e la presenza di un musicista qui non dovrebbe mai essere vista come una tacita approvazione delle loro opinioni e convinzioni» ha detto Emily Eavis, una delle organizzatrici del Glastonbury, che tuttavia si è detta «inorridita» per le parole di Vylan.
Published at: 2025-06-30 09:49:21
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