Non solo per le ricadute sul Festival della Scienza prevista nel capoluogo ligure dal 23 ottobre al 2 novembre e da ieri orfano del patrocinio della Fondazione dopo l'appello a boicottare l'evento, quanto perché la colossale bugia sulle armi vendute a Tel Aviv - scritta dalle solite penne intinte nel veleno proPal che ha contagiato anche parte della comunità scientifica - riportano un'azienda chiave nel mirino di terroristi e antagonisti, pronti a sfruttare l'alibi di Gaza per nuove azioni violente. Lo dimostra la volontà degli anarchici che ieri hanno messo Torino a ferro e fuoco di tentare il blitz nella sede torinese di Leonardo, scongiurato grazie all'intervento della polizia che difendeva il presidio aziendale, il rischio escalation tra Livorno e Pisa che lo sciopero di portuali e ferrovieri contro la nave militare Usa Slnc Severn, carica di caterpillar militari destinati a Camp Darby rischia di accendere, senza contare i troppi giovani imbevuti di odio contro Israele come gli studenti liceali che a Milano, accusati di resistenza aggravata e danneggiamento per gli scontri alla stazione Centrale, al termine del corteo per Gaza. Con il paradosso dell'ipocrisia che trasuda la voglia di puntare il dito contro le aziende della Difesa: quando si lancia l'allarme sui droni che arrivano dalla Russia, quando ci si straccia le vesti per chiedere che l'Italia difenda a tutti i costi l'equipaggio della Flottilla diretta a Gaza che vuole violare lo spazio di un Paese in guerra, in palese violazione dell'articolo 244 del Codice penale che punisce chi "compie atti ostili contro uno Stato estero ed espone lo Stato italiano e i suoi cittadini al pericolo di rappresaglie o di ritorsioni" con gli stessi mezzi militari di cui si predica il boicottaggio.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Felice Manti)
Published at: 2025-09-29 03:00:03
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