 
                    Chiaro il duplice obiettivo di Albanese: proteggersi dalle ambizioni di Pechino, interessata a ottenere l'accesso ai porti in acque profonde e alle piste di atterraggio tra i piccoli Paesi che circondano l'Australia (una potenziale minaccia militare in caso di guerra), e dall'eventuale allentamento della presenza statunitense nel continente asiatico. Come ha spiegato il sito Politico, l'Australia si sta trasformando da importatore di missili a produttore grazie a un nuovo accordo sulle armi guidate con gli Stati Uniti, che mira a trasformare il Paese in un centro di munizioni e ad aiutare i suoi alleati a scoraggiare la Cina. L'Australia, in base a un'intesa con il governo degli Usa e Lockheed Martin, inizierà a sviluppare e produrre congiuntamente razzi Guided Multiple Launch Rocket System e poi missili Precision Strike, armi a lungo raggio in grado di colpire a più di 500 chilometri di distanza.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Federico Giuliani)
Published at: 2025-10-30 06:00:34
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