PVKK è uno strano mix tra Space Invaders e Papers Please, con un nome folle

PVKK è uno strano mix tra Space Invaders e Papers Please, con un nome folle


Manovrare il cannone è un'impresa: la plancia si apre a 180 gradi davanti alla postazione del protagonista, con la necessità di tenere d'occhio una grande quantità di monitor, display e indicatori, interagendo con tasti, leve e altri comandi meccanici ed elettronici che sono chiaramente progettati per confondere le idee e rendere le cose paradossalmente ben più complicate di quelle che dovrebbero essere. L'elemento fondamentale del gameplay è la simulazione del cannone , ma ben presto emergono ulteriori aspetti che inseriscono l'azione di sparare (di per sé piuttosto complessa, vista la strana interfaccia usata dal pezzo d'artiglieria) all'interno di un contesto più allargato, facendo emergere elementi narrativi che scaturiscono da attività e fasi di gioco differenti. Habermann stesso ha parlato di Papers, Please come fonte d'ispirazione, sia per la costruzione generale del mondo di gioco che per questa particolare alternanza tra momenti quasi da puzzle e fasi più narrative in cui è possibile riflettere e prendere maggiore coscienza del nostro ruolo e del contesto in cui ci troviamo.

Author: Giorgio Melani


Published at: 2025-07-30 09:00:00

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