La 25esima edizione della Shanghai Cooperation Organization (Sco) si è aperta a Tianjin all'insegna delle suggestioni del simbolismo, ma tra le righe non è difficile leggere la volontà di Cina, India e Russia di unire ulteriormente le forze per creare una vigorosa alternativa politica, economica e militare, adeguata nel rispondere per le rime all'Occidente, e in primis agli Stati Uniti. Il linguaggio burocratico viene però sbriciolato dal presidente Xi Jinping, che non nasconde mire espansionistiche, "si parte dall'Asia per raggiungere Europa e Africa", e sembra rivolgersi al conflitto russo-ucraino e alle politiche di Trump quando aggiunge che "cambiamenti globali mai visti da un secolo a questa parte stanno accelerando, e i fattori di instabilità, incertezza e imprevedibilità aumentano visibilmente. In agenda anche i faccia a faccia con il presidente turco Erdogan, che a Putin potrebbe offrire la mediazione della Turchia, e l'iraniano Pezeshkian, che ha gettato benzina prima ancora che si accendesse qualsiasi fuoco spiegando di trovarsi in Cina "per affrontare e risolvere il problema del totalitarismo Usa e di parte dell'Europa".
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Luigi Guelpa)
Published at: 2025-09-01 03:00:03
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